Analisi Territoriale

L’analisi territoriale integra indicatori demografici, accessibilità ai servizi, infrastrutture e dinamiche di spopolamento, costruendo un quadro georeferenziato delle disuguaglianze regionali.

 

Dinamiche demografiche e spopolamento

L’analisi integra dati provenienti da fonti diverse, si basa su tecniche avanzate di geoprocessing e consente una valutazione multilivello delle dinamiche territoriali. Sono stati elaborati indicatori spaziali, sia semplici (es. accessibilità ai servizi entro soglie temporali, uso del suolo), sia compositi (es. variazioni demografiche, accessibilità integrata). Qui presentiamo alcuni dati:

  • -17,24%: la variazione media della popolazione nei comuni non costieri tra il 2001-2023. Tra il 2001 e il 2023, i comuni dell’entroterra sardo hanno registrato un calo medio della popolazione del 17,24%.

 


Variazione media della popolazione comunale

 

  • I comuni con maggiore spopolamento sono non costieri: oltre un terzo della loro popolazione in meno, in poco più di due decenni.
  • Con punte superiori al 40% nei casi più critici, le aree montane e a bassa densità abitativa risultano le più colpite dal fenomeno di spopolamento, che ha carattere costante e strutturale. (Semestene: -42,73% (da 227 a 130 abitanti) • Ussassai: -41,28% (da 763 a 448 abitanti) • Mara: -34,41% (da 808 a 530 abitanti) • Baressa: -34,16% (da 849 a 559 abitanti) • Ardauli: -34,02% (da 1158 a 764 abitanti))

 


Dinamica demografica: comuni in crescita e in

 


Mappa dello spopolamento e della crescita della popolazione (2021-23)

 

Accessibilità ai servizi sanitari

Il territorio della Sardegna è stato suddiviso in celle esagonali regolari mediante l’utilizzo del sistema di indicizzazione geografica H3, con vari livelli di risoluzione. Tale suddivisione consente una rappresentazione uniforme del territorio e facilita il calcolo degli indicatori di accessibilità. Ne consegue:

  • Le aree soggette a maggiore spopolamento coincidono in larga misura con i territori caratterizzati da minore accessibilità ai servizi essenziali. Una correlazione che configura una dinamica circolare.

 


Mappa dell' accessibilità degli ospedali e delle altre strutture sanitarie

 

  • circa 688 mila abitanti in Sardegna godono di un buon livello di accessibilità ai servizi sanitari, rientrando nelle classi “Alta” e “Molto alta”.
  • quasi 500 mila abitanti, invece, si trovano in condizioni di accessibilità “Bassa” o “Molto bassa”, indicando criticità potenzialmente rilevanti per la qualità e la tempestività dell’assistenza sanitaria.

 


Popolazione interessata per classe di accessibilità

 

Infrastrutture di trasporto

Analisi della rete attuale gestita dall’Azienda Regionale Sarda Trasporti (ARST), il principale operatore del trasporto pubblico locale, con competenze che spaziano dal trasporto su gomma, al trasporto ferroviario e tranviario.

  • La regione è attraversata da 175 linee di rete extraurbana su circa 15.000 km di strade. La rete collega, con +800 autobus, 369 dei 377 comuni della Sardegna, garantendo un servizio capillare anche nelle zone più periferiche.

 


Mappa della rete dei trasporti della regione Sardegna

 

  • circa 1.038 km = copertura della rete ferroviaria sarda, di cui 430 km a scartamento ordinario gestiti da RFI e non elettrificati, con conseguenti limiti di efficienza e velocità. Le tratte principali seguono un asse sud-nord (Cagliari–Porto Torres, Sassari–Olbia), ma la rete mostra scarsa interconnessione con le aree interne e la costa orientale.
  • Il “Trenino Verde” che copre 438 km rappresenta un esempio virtuoso di trasporto integrato al turismo sostenibile e contribuisce alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale dell’entroterra sardo. Le tratte turistiche principali sono Isili-Sorgono, Mandas-Arbatax, Macomer-Bosa e Sassari-Tempio-Palau. Il servizio è attivo prevalentemente nel periodo estivo e su prenotazione.